Sto scrivendo di getto questa Fanfic su Nana & Hachi, che parlerà dei loro amori, esperienze, amicizie, ecc. in pratica sulla loro vita quotidiana secondo la mia fantasia^^
Spero vi piaccia (accetto anche critiche) *-*
Capitolo 1
[Raccontato da Hachi **]
Quella notte pensai e ripensai a Takumi, e non riuscii a chiudere occhio. Davvero non voleva perdermi? Davvero ero così importante per lui? No. Forse ero come tante altre, tutte quelle che aveva avuto e di cui non mi aveva svelato l'esistenza. Non ero certa del suo amore verso di me, non ero certa di essere mai stata veramente
sua, ma lo amavo. Lo amavo con tutto il mio cuore, lo amavo alla follia. Mentre ero immersa in questi pensieri, il mio cellulare vibrò: era un messaggio di Takumi.
"Ti vengo a prendere alle 11:00 davanti al solito bar. Non tardare questa volta."
Freddo. Ecco come mi sembrava. Stavolta non c'erano parole dolci nel suo messaggio, o smile luccicanti. Niente di niente.
E' ovvio, vuole lasciarmi..Pensai, mentre mille lacrime presero a scendere sul mio viso, rigandomelo di tante scie luminose alla luce del sole. Mi alzai di scatto, cercando di asciugare tutta quella pioggia di lacrime piombata sul mio volto all'improvviso. Aprii l'anta del guardaroba e presi ad osservare i vestiti ad uno ad uno. Se voleva lasciarmi, dovevo indossare qualcosa di molto elegante. Presi un abito nero luccicante e lo accostai al mio corpo, facendolo aderire, poi mi guardai allo specchio.
No, è troppo scuro. E' vero, deve lasciarmi, quindi è una brutta notizia, ma non è un funerale. E poi devo sembrare il più naturale possibile. Devo piacergli più del solito, così non riuscirà a lasciarmi.Posai l'abito e ne presi un altro, rosso scarlatto.
Questo è molto provocante... no, troppo. Finirò per sentirmi ridicola.Posai anche quel vestitino e presi una camicetta a maniche corte e una gonna decorata di fiorellini rosa, abbinati a scarpette col tacco alto.
Questi andranno benissimo.Mi vestii alla svelta, pensando e ripensando a Takumi e al suo fare freddo, quel giorno.
Quando arrivai in piazza, di fronte al bar, controllai l'orologio: le 10:45. Almeno non ero in ritardo. Ma ben presto l'essere arrivata in anticipo diventò ossessionante. L'angoscia mi salì nel petto e osservai l'orologio in cerca di super-poteri per far passare prima il tempo. Poi lo vidi, e tutto intorno a me sembrò rallentare, tutto svanì: non c'era più nessuno. Solo io e lui. Il mio cuore sembrò impazzire, alla sua vista. Prese a battere forte nel petto, finché lui non arrivò di fronte a me.
"Vieni." disse freddo. Mi prese per mano e mi portò dietro il bar.
"Fallo." affermai io, con già delle lacrime che trattenevo a stento.
"Hachi..." si avvicinò a me, ma io mi scansai. Ero preparata a ricevere quella notizia, avevo fatto delle prove a casa, non appena ci incontrammo per la prima volta, dopo che lui andò via. Ma sembrava che avessi dimenticato tutto. In quell'istante eravamo solo noi due e quella notizia catastrofica in arrivo.
Finché non sentii del calore sul corpo, il
suo calore, avvolgermi in un abbraccio senza fine, un morsa d'amore infinito.
"Ti amo Hachi... buon San Valentino." sussurrò lui al mio orecchio destro.
Fu allora che capii. Lo strinsi di più a me, donandogli il mio calore, e gli avvolsi le braccia intorno al collo. Lui si staccò e poggiò delicatamente le sue labbra sulle mie. Sentivo un flusso d'amore avvolgerci, come una sfera che ci distoglieva dalla realtà, donandocene una in cui c'eravamo solo noi. Noi e il nostro amore eterno.
