Ovvamente mi iscrivo e posto entro qualche giorno (:
Edit: scritto =) So che è proprio brutto, ma l'amore come tema non è tanto il mio forte xD però volevo provarci lo stesso <3
P.S.: l'ho scritta mentre ascoltavo Bella's Lullaby <3<3
Chris?
Sapevo che per me quel giorno non poteva essere come per tutti gli altri: solo il ricordo, terribilmente malinconico, mi faceva sentire a disagio in mezzo a tutta quella gente che si scambiava regali felicemente, donando, con quelli, parte del loro cuore alla persona che amavano. Io avevo dato fine a quella tradizione da quando l’amore della mia vita era svanito, o meglio, morto: addormentato per sempre nell’oscurità. Quell’anno, però, avevo deciso di fare un regalo anche a lui, perché proprio non sopportavo di dover dimenticare così tutto ciò che avevamo passato assieme. Andai subito al Cimitero (che detto così suona un po’ bruttino) per portare una bella rosa color panna al mio amore. La posai sulla sua tomba, assieme ad una lacrima che proprio in quel momento scivolò lentamente sul mio viso, per poi andare a posarsi sul fiore. Una folata di vento la fece volare via, trascinandola lontano, e io, come una stupida, presi a rincorrerla, andando a sbattere contro qualcosa o qualcuno, e caddi a terra.
“Tutto a posto?” domandò «la cosa». Non so se era tutto a posto, ma appena la mia vista si schiarì un po’, riuscii a distinguere un uomo, molto giovane, con due occhi stupendamente azzurri, che mi attiravano come se fossero calamite. Mi distolsi a fatica dal suo sguardo magnetico e mi alzai in piedi, aggrappandomi, come un’imbranata, al suo braccio.
“P-penso che sia tutto a posto..” balbettai. Lui mi sorrise e iniziammo a scambiarci domande a vicenda, del tipo “qual è il tuo colore preferito? oppure “che film ti piacciono?” e ancora altre mille domande inutili, visto che stemmo lì a dialogare per parecchio tempo. Alla fine, stavo quasi per andarmene, quando lui si decise a chiedermi il mio nome. Se ne uscì con un:
“Ah, dimenticavo, come ti chiami?”
“Heyra...tu?”
Esitò e sorrise, poi mi rispose con un forte e sicuro «Chris».
Chris? Aveva detto Chris? Mille lacrime allagarono i miei occhi, e d’impulso mi voltai, leggendo la lapide della
sua tomba.
“Chris Bennet, Nato: 13/11/1918, Morto: 3/6/1944”
Di scatto, rigirai lo sguardo verso quell’uomo, ma non c’era più.
Era Chris. Il mio Chris.
Edited by f a l l ` - 20/1/2011, 18:03